La pausa6

Assopito per un tempo indeterminato ristetti senza sussulti di sorta, immerso in un mare di silenzio cogliendo il momento esatto in cui il pensiero sorge dal nulla. Fuori la tenebra impone il proprio ritmo ed in lontananza ombre acefale si rincorrono in un gioco all’infinito. Penso l’azione è muovo verso un oltre il mio stato, afferrando le sensazioni rimaste dall’esalazione finale, rendendomi conto che sono nutrimento il quale infonde quasi ebrezza nel risucchiare cose morte appartenute alle moltitudini. Le solite cose restano da fare, come cercare compagnia, o riparo per la pioggia scura che non smette mai di cadere o salire, dipende da come la storia prende forma ogni volta.

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