Sotto vento

Sono giunte fino a noi le ombre delle antiche parole delle quali alcune scolpite nella pietra, il suono si è perso e non può essere rintoccato due volte uguale senza una mutazione, per cui stratificazione su stratificazione giungono ad ogni presente con novità da esporre. Non è detto che il pensiero in principio fosse parola ma ora che la narrazione coincide con il mondo, sicuramente sono vocaboli quelli che affollano le menti e si impastano in una ruminazione continua senza via d’uscita. Oggi la risacca ha fermato i barbari come indicato da Baricco, e sul bagnasciuga rispunta il germoglio dell’idea che affonda le proprie radici nella profondità delle terra, innalzando certezze, confini, muraglie, per preservare il radicamento. Fino alla prossima ondata che impetuosa coprirà con uguaglianza la superficie stretta tra cielo e terra, rendendo le cose dette come idee scivolose che surfando vanno in ogni dove e per lo più allo stesso modo. Due visioni che si contendono ciò che resta delle risorse di un pianeta che in apparenza silente aspetta di presentare il conto ad i propri abitatori. C’è solitudine in tutte le contese giuste o sbagliate che siano, lasciando sul campo roditori di imprecazioni e ruminati rancorosi, che avvelenano l’acqua e l’aria che ci scambiamo per sopravvivere. Anche la festa del travestimento finisce in tragedia, giovani morti senza senso in una qualsiasi via del mondo, sorrisi spenti ancora prima che finissero di essere acerbi. Dileguo come un vapore dalle stanze private verso il solco della realtà, ma non capisco cosa anima il senso mortifero dell’idea che aleggia ad occidente di una qualsiasi altra alteritá se non il fatto dì accentuare divisioni. Il freddo bussa con insistenza per entrare da padrone nell’autunno e ricordare a tutti che la circolarità degli eventi ha ancora la presa sulla natura, tra i campi scorre la fatica nei colori dell’imbrunire e della caducità sostenuta dal futuro mosto in novello vino, che fa sorridere e come al solito sperare. Festa per vivi e morti nella tradizione che ci distingue, un saluto per gli antenati, e per tutti quelli che ancora non sono arrivati, per i restanti è un camminare su una via stretta in cui nulla di definitivo è ancora stato detto.

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