Scorciatoie

Le scorciatoie si sprecano nella diffusione delle informazioni gridate a gran voce come verità sputate, dentro ad un turbine di potere per il potere, o di avidità per il possesso. Non si trova nessun lumicino acceso nella casa delle favole dove la verità si è rifugiata travestita da vecchio mendicante con coperte di cartone ed alito da vino un po’ scadente, da quelle parti anche i circensi si sono persi da quando il mondo ne ha snobbato la semplicità per rimpiazzare al loro posto il furore spettacolare della tecnica. Nelle piazze false ricorrenze festeggiano una storia rimaneggiata ad uso del presente, piccoli soldati di pezza mostrano grossi cannoni di metallo forgiati con il sangue dei pacifisti unici indefessi lavoratori che sentono con il cuore il pianto dei propri figli. Appare nello sfondo il vero fattuale per quel singolo sguardo ma basta una lieve torsione e lo sfocare delle verità è ineluttabile come a fine cena i visi presentano la noia della pienezza. Di certo passeggiare tra i fogli bianchi è un esercizio di spaesamento che se non tenuto a bada porta con se una scrittura febbrile, un buttare lì forme che si compongono come pensieri nella casualità del tempo.

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