Come sempre i compiti eseguiti con scrupolo sono abbandonati nel loro equilibrio, mentre il fuori posto risalta come una striscia di luce colorata sulla strada del controllo. Se non ci fossero discrepanze saremmo cechi ed il mondo continuerebbe a farsi beffe di noi, ed in parte è così, ci accontentiamo di vivere all’interno di un solco o racconto già narrato svariate volte. Una maglietta messa al contrario imbarazza nel cerchio delle cose che devono stare in un certo modo, mentre al di fuori può infuriare una bufera di sinonimi e contrari con armi di grosso carico che sfondano fronti e confini, è l’assurdità in cui stiamo per non scomparire nell’insignificanza dell’assenza dell’identità, come cozze aggrappate al significare delle nostre consuetudini che ci riportano continuamente a testimoniare noi stessi. Nelle classi scolastiche pollaio si addestrano futuri già passati che come unica possibilità creativa perseguono la devianza come scrupolo nella manifestazione di se, piccole cose che non mutano lo scorrere del fiume verso quel tracciato fatto di desolazione inquieta e codarda. In compagnia del cane resto nelle ore di solitudine a fissare il mondo oltre la cortina del reale ed a scorgere nella radura velata le sensazioni liberate dai corpi danzare sullo sfondo del destino.
Come sempre
Pubblicato da Mattioni Marchetti Terrablu
modalità di scrittura improvvisata cercando di seguire il flusso del pensare con l'istantaneità dello scrivere. Vedi tutti gli articoli di Mattioni Marchetti Terrablu