Una nuova via si apre nel mentre dietro le case il sole cade lasciandosi avvolgere dalla stanchezza, il vociare della continua protesta è estenuante per il giorno che cerca di nascere nel silenzio dell’alba. Il profumo della colazione riporta l’attenzione sull’immediato, sul calore di chi sta veramente vicino nell’intimità del sentimento, anche senza parlare i vuoti sono riempiti con gesti e consuetudini mirando alla quiete. Si può girare per il quartiere restando silente tra le mille faccende che si susseguono come fili tirati da un’unica regia, nel mentre in compagnia del proprio cane si annusa ciò che resta della traccia del verde cittadino che difficilmente sembra vero, ma mostra in se un qualcosa di artificiale. D’istinto ci si ritrae sempre un po’ sospettosi, ormai l’abitudine ci ha resi accorti alla fregatura nell’essere derubati, la fatica di decodificare i segnali del volto perché non si sa mai.