Dentro e fuori le circostanze indicano una tragedia inguardabile nella fucina del pensiero che reclama la potenza di cambiare le cose. Nuovi annientamenti all’orizzonte del tempo in cui scade un modo di concepire la socialità, uno scarto nella visione umana verso se stessa rendendo possibile ciò che prima era l’impossible. La frattura parte sempre da lontano non percepita nell’immediato ma niente può arrestare il corso della faglia lungo le generazioni che si succedono senza capirsi e senza memoria, per cui la tragicità dell’evento accade come improvviso. Lasciare gli uomini al loro destino è volontà già tramandata dagli Dei nel loro dichiararsi ad i poeti antichi, in cui solo alcuni eroi spiccano per ridare dignità ad un essere che si dilania nella sua stessa brama.