La terra dalla parte estrema

La terra dalla parte estrema del nord sfiorata dai venti sibillini fino a oltre il crinale estremo, dove nessuno può restare; uomini e donne si stringono in alleanza senza differenza di genere nella curva protetta dalla foresta che solca il confine con le alterità ancora sconosciute. In questa radura il pensiero è tutt’uno con l’azione non essendoci uno spazio per la riflessione silenziosa. I cieli di notte sono solcati da scie luminose che sfrecciano nelle direzioni più impensabili, per i nativi sono gli occhi della natura che ritorna sul proprio operato per goderne e rigenerare ciò che invecchia. L’immediatezza fa si che la gente si esprima con tutto il corpo verso gli altri e le cose rendendo le forme umane massicce e dotate di callosità, situazione in cui non esiste un pudore se non il limite imposte dal dolore che difficilmente viene raggiunto.

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