Camminare

Camminare con fare lento mentre altri rincorrono i pensieri doverosi, negli incroci dove l’inclinazione degli sguardi è fugace, solo un attimo per un ricordo sfumato nei secondi a venire. Metropoli di vetro nello snodo del capitalismo verso la nuova creatura della bio tecnica, un legame più stretto tra enti orfani dell’essere dell’ontologia. La poesia è nel confine nascosto dallo sguardo, sollecita all’inconscio la verità dell’immutabile. Nella mia terra color dell’ambra risuona la musica dei contrabbassi schierati come soldati, le note rintoccano i cuori dei vecchi gladiatori del mondo tramontato dal lato oscuro del pensiero.

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