Crepe sopra i muri

Crepe sopra i muri rimangono fisse nella memoria per chi passa lungo il proprio percorso, sono scene ordinarie mentre il sole sta calando e un’altra aria prende il sopravvento. Tempi di guerra per i protagonisti dell’impresa insolita di camminare scalzi nelle strade deserte, a mani nude contro corazze e baionette. Impavidi con gesta e canto nella danza veritiera dello svelamento della natura umana, volontà di dominio su se stessa che trasforma il mondo in inferno. La poesia ha cercato il monito e la pazienza di dire che non serve agitarsi tanto, che senza fare nulla già tutto il paradiso è nella presenza davanti ad i nostri occhi. Ma non c’è vista che scorga ciò che sta davanti, la maledizione si ripete bruciando vite nella sofferenza, lungo il piano inclinato della smemoratezza.

Lascia un commento