È difficile descrivere le gesta altrui mentre all’interno della storicità degli eventi descritti la maggior parte del senso significativo dello sfondo rimane fuori dalla coscienza. Il racconto è pur sempre una visione miope dettata dalla sensazione di essere dentro un flusso di atti che si compongono secondo l’attenzione. I giovani mordono il freno sentendo che il tempo posa lentamente il maglio della gravità rendendo sempre più difficile l’esuberanza, ma dove lasciare correre i flussi dell’esagerazione? In uno stato di fatto già congestionato da prefigurazioni del capitalismo come ideologia unica e condizionante, quale spazio può essere una terra di nessuno come un tempo la frontiera dove la libertà era il non ancora tratteggiato confine.
Frontiera
Pubblicato da Mattioni Marchetti Terrablu
modalità di scrittura improvvisata cercando di seguire il flusso del pensare con l'istantaneità dello scrivere. Vedi tutti gli articoli di Mattioni Marchetti Terrablu