Le vie di fuga sono sempre un po’ nascoste in angoli remoti per non essere usate, ma buona abitudine è usufruirne per aggirarsi in incognito nei dedali metropolitani. Assistere defilato agli eventi per sorvolare sulle diatribe che inchiodano il pensiero a mere dispute infinite. Localizzato il centro del malessere nella frizione continua dei pensieri altrui, la violenza del mondo nella volontà di trasformare ogni cosa. Consumare sembra il bisogno primario espresso in mille sfaccettature, producendo calore come una gigantesca fucina che alimenta se stessa. Giovani eroi che s’immolino per tenere salda questa visione d’universo espanso. “Un capriccio è la moda, pura volontà di essere tutti uguali nell’emiciclo espositivo, sguardi verso la novità che non è altro che il riciclo della memoria”.
Vie di fuga
Pubblicato da Mattioni Marchetti Terrablu
modalità di scrittura improvvisata cercando di seguire il flusso del pensare con l'istantaneità dello scrivere. Vedi tutti gli articoli di Mattioni Marchetti Terrablu