Il mattino buio di quando le nuvole basse incespicano nere su i tetti delle case, lasciando pioggia riversa a colmare il vuoto tra le cose del mondo. Dalla camera senti i passi affrettati “schivi”dell’acqua che risuona sull’asfalto. Un nuovo giorno verso il dover fare qualcosa nella direzione del tempo che scorre in una unica direzione, per questo con calma ci si prende la pausa dell’attesa, sorseggiando acqua e miele. Vorrei che le azioni che attendono di essere compiute siano già passate per colmare quei luoghi della memoria che in ogni caso sono destinati a decadere. Così senza essermi mai mosso rimango fermo in quella posizione da degustazione rimirando il vuoto che riempie la stanza fino all’orlo, mentre sto in silenzio
Il mattino
Pubblicato da Mattioni Marchetti Terrablu
modalità di scrittura improvvisata cercando di seguire il flusso del pensare con l'istantaneità dello scrivere. Vedi tutti gli articoli di Mattioni Marchetti Terrablu