Me ne torno a casa dopo questa perla lanciata a sasso nella mente eterea. Tornare a casa nella fine del mondo si presenta come una impresa ardua, punti di riferimento spariti, squagliati nel momento stesso del girare le spalle. Provo a fissare punti nello spazio e piano edifico casa o tana in cui ristorare, oppure dormire per ritrovarmi sveglio nel mondo di sempre. Ma niente, il nulla predomina, la significanza è un costrutto via via labile, usato come mezzo di locomozione. Viaggio nel senso inverso tirando a campare, per ora in cerca di un posto sicuro dove raccogliere in versi le spoglie del mondo che fu. La fine del mondo è una stranezza che uno non si aspetta nonostante l’abbia vista e sentita narrare in tutte le salse. Nel nulla tutto appare come possibilità fugace in apparizioni che come neve si sciolgono non trovando architetture su cui costruire cattedrali.
La pausa4
Pubblicato da Mattioni Marchetti Terrablu
modalità di scrittura improvvisata cercando di seguire il flusso del pensare con l'istantaneità dello scrivere. Vedi tutti gli articoli di Mattioni Marchetti Terrablu